108 research outputs found
Un'esperienza formativa di team building e problem solving nei percorsi post-universitari online
Il contributo illustra lâesperienza di team building e problem solving di un gruppo di docenti allâinterno del Master universitario online promosso da IULline e dal Centro Studi Erickson. Il percorso formativo, denominato Expert Teacher, intende promuovere le competenze professionali del docente su tre aree di competenza: le competenze relative alla professionalitĂ docente, quelle relative allâinsegnamento e quelle relative alla partecipazione alla vita scolastica. Nellâambito del Master, una delle Palestre, ossia dei moduli che lo compongono, è dedicata proprio allo sviluppo delle abilitĂ di team building e problem solving. Al suo interno sono state proposte alcune attivitĂ di condivisione, costruzione del gruppo e risoluzione dei problemi particolarmente interessanti e apprezzate dai corsisti, che sono oggetto di questa trattazione
Apprendere le STEM con la metodologia TEAL. Quando la tecnologia supporta lâapprendimento per problemi
Il contributo intende illustrare la metodologia TEAL (Technology-Enhanced Active Learning) nellâapprendimento delle STEM. Ripercorrendo la storia della sua nascita, presso la prestigiosa universitĂ del MIT di Boston, lâarticolo illustra la metodologia ed la sua âimportazioneâ in Italia grazie al Movimento Avanguardie Educative, che ha iniziato a diffonderla e adattarla in ordini scolari diversi da quello originario. Lâarticolo descrive, inoltre, i recenti sviluppi messi a punto al MIT e presentati a Firenze, nel corso di un workshop organizzato da INDIRE proprio alla presenza del Professor Dourmashkin, uno degli ideatori del metodo. Il resoconto del workshop rappresenta unâottima esemplificazione di come la metodologia TEAL lavori su alcuni concetti chiave dellâapprendimento attivo per problemi, garantendo un ingaggio ottimale per gli studenti.
Covid, distance education and families. The Italian case within the international survey on family support to learning processes
The COVID pandemic had countless repercussions on the family system, starting with the need to support young people in distance education training. Family and school realities have had to find new ways of relating with mutual overlap. Investigating how family members supported the learning of their children/grandchildren aged 6-16 was the aim of the international research activity coordinated by the University of Bath (UK). This contribution intends to account for the Italian data by exploring the possible relationships between the potential vulnerability factors of the pre-covid household and the activities that can be considered protective and supportive factors for households. The aim is not only to understand which competences and network systems have been activated in a period of exceptional gravity, but rather not to disperse, but on the contrary to enhance, those processes that have proved useful especially in fragile contexts.
Covid, DAD e famiglie. Il caso italiano in un'indagine internazionale sul sostegno familiare ai processi di apprendimento.
La pandemia di COVID ha avuto innumerevoli ripercussioni sul sistema famigliare a partire dalla necessitĂ di supportare i giovani nelle attivitĂ di formazione in DAD. Le realtĂ familiari e scolastiche hanno dovuto trovare nuove modalitĂ di relazione con un reciproco sconfinamento. Indagare come i membri della famiglia hanno sostenuto l'apprendimento dei loro figli/nipoti dai 6 ai 16 anni è stato l'obiettivo dell'attivitĂ di ricerca internazionale coordinata dall'universitĂ University di Bath (UK).Il presente contributo intende dar conto dei dati italiani esplorando le possibili relazione tra i fattori potenziali di vulnerabilitĂ della famiglia pre-covid e le attivitĂ che possono essere considerate fattori di protezione e di supporto per i nuclei familiari. Non si tratta soltanto di comprendere quali competenze e sistemi di rete, sono stati attivati in un periodo di eccezionale gravitĂ , quanto piuttosto non disperdere, ma al contrario valorizzare, quei processi che si sono dimostrati utili soprattutto nei contesti di fragilitĂ
IL DOCENTE RICERCATORE: UNA PROPOSTA PER RIFLETTERE SULL'AGIRE DIDATTICO
Within the University course âMultimedia research methodsâ addressing CPD for teachers, trainees were asked to record their typical lesson and to analyze it according to a specific protocol, called Evident, encompassing several tools. The theoretical frameworks inspiring this action-research approach are the School Effectiveness Approach by B. Creemers and L. Kyriakides, âVisible Learningâ by Hattie and the Lesson Study practice, mainly used in Asian countries. After analyzing their videos, teachers would visualize their positioning in a radar diagram helping them to understand what factors should be improved in order to carry out an effective lesson. Furthermore, teachers were asked to peer review the work of one other colleagues. This resulted in a very powerful exercise to improve and better plan an effective classroom lesson. The paper provides a detailed description of the methodology employed, the corresponding tools and the analysis of the main results coming from the pilot. Nellâambito del corso âMetodi di ricerca in ambiente multimedialeâ, indirizzato a docenti in servizio, è stato chiesto ai corsisti di videoregistrare una tipica lezione e analizzarla sulla base di uno specifico protocollo, denominato Evident, che comprende diversi strumenti. I framework teorici che hanno ispirato questo lavoro di ricerca-azione sono il lavoro di B. Creemers and L. Kyriakides relativo al filone dello School Improvement, quello di Hattie sul âVisible Learningâ e la pratica del Lesson Study, particolarmente diffusa nel mondo orientale. Dopo aver analizzato il video con la specifica Scheda di Autoanalisi, il docente attraverso il Radar aveva una rappresentazione visiva dei propri punti di debolezza e di forza in base ai fattori di efficacia di una lezione. Era previsto anche un ulteriore lavoro di peer-review a coppie. Le attivitĂ sono state vissute come altamente professionalizzanti e utili per migliorare la propria performance. Protocollo e risultati della sperimentazione sono descritti nellâarticolo. Article visualizations
NEUROSCIENCE IN THE CLASSROOM: MAKING TEACHERSâ LEARNING VISIBLE
Understanding how the brain works can help improve teaching effectiveness. To this purpose, a research-training was set up with teachers from three schools serving students aged 3-13. Quantitative and qualitative tools were used in order to understand how neurosciences can improve educational practices. This paper presents the results of the use of the Thinking Routine âConnect-Extend-Challengeâ with teachers. It describes how they could reflect on their teaching practice to implement new methodologies in the classroom. The themes that most scaffolded teachersâ reflection is the functioning of cognitive processes and the importance of integrating emotions into teaching. Less attention is given to some concepts (i.e. feedback, curiosity, etc.) that are perhaps still taken for granted
Videorecording in classroom: the reflective practitioner in the mirror
In the frame of the University classroom on Multimedia research methods, providing Continuing Professional Development opportunities for teachers, trainees were asked to record one lesson that they would typically perform and analyze it against a specific protocol, named Evident, which encompasses several steps and tools. The theoretical frameworks this action-research activity draws on are the School Effectiveness Approach by Creemers and Kyriakides, the Visible Learning work by Hattie and the Lesson Study practice, mainly used in Asian countries. After analyzing their video against a dedicated self-assessment Grid, thanks to the Radar Builder tool teachers visualized their positioning in a diagram helping them to understand which areas were to be improved in order to make their teaching more effective. A further step was to peer review the work of one colleague, but just for those who volunteered to do so. Videoripresa in classe: uno specchio per il professionista riflessivoNellâambito del corso Metodi di ricerca in ambiente multimediale, indirizzato a docenti in servizio, è stato chiesto ai corsisti di videoregistrare una tipica lezione e analizzarla sulla base di uno specifico protocollo, denominato Evident, che comprende diversi strumenti. I framework teorici che hanno ispirato questo lavoro di ricerca-azione sono il lavoro di Creemers and Kyriakides relativo al filone dello School Improvement, quello di Hattie sul Visible Learning e la pratica del Lesson Study, particolarmente diffusa nel mondo orientale. Dopo aver analizzato il video con la specifica scheda di autoanalisi, il docente attraverso lo strumento del Radar Builder aveva una rappresentazione visiva (Radar) dei propri punti di debolezza e di forza in base ai fattori di efficacia di una lezione. Era previsto anche un ulteriore lavoro di peer-review a coppie, su base volontaria
Quando la webcam è accesa e la testa spenta. Strategie per una didattica attiva in DAD e DDI
La crisi sanitaria generata dalla pandemia sta avendo un impatto profondo e trasformativo sugli assetti globali in ogni settore dellâorganizzazione sociale. Il settore dellâistruzione è stato tra quelli piĂš duramente colpiti dal lockdown generalizzato e dalle varie chiusure totali o parziali che si sono susseguite a livello regionale. Le principali problematiche iniziali sono state connesse al digital divide e allâenorme difficoltĂ , da parte delle scuole, di includere gli studenti piĂš fragili in una situazione di Didattica a Distanza o di Didattica Digitale Integrata. Un ulteriore aspetto critico è emerso in relazione al totale spaesamento di gran parte del personale docente di fronte ad una situazione inedita per la scuola sul panorama mondiale che ha disorientato anche quei docenti che erano giĂ soliti lavorare con le tecnologie a scuola.
I dati della prima indagine condotta da Indire durante il lockdown (periodo marzo-giugno 2020, Report pubblicati a luglio e dicembre 2020) confermano queste difficoltĂ evidenziando che nella maggior parte dei casi, la didattica a distanza si è tradotta in âlezione frontale a distanzaâ, come nella fase âSubstitutionâ, del modello SAMR di R. Puentedura (2006).
I Movimenti di Indire delle Avanguardie educative e delle Piccole Scuole, insieme ad eTwinning, hanno tenuto oltre 200 webinar per le scuole in difficoltĂ al fine di condividere lâapplicazione virtuosa di metodologie didattiche attive quali il Debate, la Flipped Classroom, Making Learning and Thinking Visible o il Digital storytelling. Il Debate consente agli studenti un lavoro che ben si adatta al lavoro in autonomia e in gruppo da remoto. Consiste nel confronto regolamentato tra due o piĂš squadre che sostengono posizioni diverse rispetto ad un tema. La preparazione al Debate, che ha uno specifico protocollo, prevede di realizzare laboratori di ricerca sulle fonti, reperendo esempi, dati ed evidenze per sostenere la propria tesi. Questo lavoro può essere svolto inizialmente in maniera individuale e poi nel piccolo gruppo, allâinterno del quale la squadra (PRO o CONTRO) mette a punto la propria strategia argomentativa. La condivisione di fonti, strategie, tecniche di public speaking può senzâaltro essere realizzata anche a distanza, attraverso lâuso di piattaforme che aiutano a strutturare le informazioni, cosĂŹ come a realizzare la performance vera e propria. La Flipped è un altro esempio di metodologia che consente una diversa strutturazione del lavoro, che alterna momenti in presenza (in classe) o in sincrono (in DAD) e momenti in asincrono, individuale o in gruppo. Il docente, organizzando dei veri e propri âlearning cyclesâ, può ripensare i tempi della lezione dedicati allâattivazione delle conoscenze, alla costruzione di artefatti o alla problematizzazione di quanto elaborato ibridando momenti di didattica sincrona/asincrona e in presenza/in remoto. Dalla combinazione di queste modalitĂ possiamo avere diverse configurazioni che potrebbero ulteriormente avvalersi anche di gruppi di studenti appartenenti a classi diverse (gruppi eterogenei per etĂ , classi parallele, ecc.). Con MLTV, invece, abbiamo lâutilizzo di particolari protocolli che stimolano il group learning e aiutano ad appropriarsi di particolari forme di pensiero profondo, come le Thinking Routine, ottimi dispositivi per imparare a partire dalle idee e dal pensiero degli altri, anche a distanza. Inoltre, grazie alla documentazione educativa come chiave di valutazione formativa, offre importanti elementi per la fornitura di feedback efficaci agli studenti. Infine, il lavoro sul curricolo, riorganizzando i nuclei fondanti delle discipline in forma di storytelling, offre una modalitĂ di ricucire i saperi attraverso la lente della scrittura creativa.
Tali metodologie hanno contribuito ad un ripensamento delle pratiche di insegnamento/apprendimento e valutazione e hanno restituito quella centralitĂ dello studente che mai, come adesso, era necessaria per tenere acceso lâinteresse (oltre che la webcam!).
Nellâarticolo verranno esemplificate alcune buone pratiche di applicazione di queste metodologie
Videorecording in classroom: the reflective practitioner in the mirror
In the frame of the University classroom on Multimedia research methods, providing Continuing Professional Development opportunities for teachers, trainees were asked to record one lesson that they would typically perform and analyze it against a specific protocol, named Evident, which encompasses several steps and tools. The theoretical frameworks this action-research activity draws on are the School Effectiveness Approach by Creemers and Kyriakides, the Visible Learning work by Hattie and the Lesson Study practice, mainly used in Asian countries. After analyzing their video against a dedicated self-assessment Grid, thanks to the Radar Builder tool teachers visualized their positioning in a diagram helping them to understand which areas were to be improved in order to make their teaching more effective. A further step was to peer review the work of one colleague, but just for those who volunteered to do so.
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Videoripresa in classe: uno specchio per il professionista riflessivo
Nellâambito del corso Metodi di ricerca in ambiente multimediale, indirizzato a docenti in servizio, è stato chiesto ai corsisti di videoregistrare una tipica lezione e analizzarla sulla base di uno specifico protocollo, denominato Evident, che comprende diversi strumenti. I framework teorici che hanno ispirato questo lavoro di ricerca-azione sono il lavoro di Creemers and Kyriakides relativo al filone dello School Improvement, quello di Hattie sul Visible Learning e la pratica del Lesson Study, particolarmente diffusa nel mondo orientale. Dopo aver analizzato il video con la specifica scheda di autoanalisi, il docente attraverso lo strumento del Radar Builder aveva una rappresentazione visiva (Radar) dei propri punti di debolezza e di forza in base ai fattori di efficacia di una lezione. Era previsto anche un ulteriore lavoro di peer-review a coppie, su base volontaria
Fast Coprecipitation of Calcium Phosphate Nanoparticles inside Gelatin Nanofibers by Tricoaxial Electrospinning
We present an effective method for fabricating electrospun gelatin nanofibers containing well-dispersed inorganic nanoparticles. The new method encompasses the use of a special triaxial needle where mixing calcium and phosphate aqueous solutions in an intermediate needle yield calcium phosphate (CaP) nanoparticles that immediately after precipitation are dragged by the outer polymeric solution and incorporated directly in the electrospinning jet, before nanofiber formation. Gelatin electrospun mats containing different amounts of CaP nanoparticles were prepared and characterized by SEM, TEM, TGA, and stress-strain measurements. The results demonstrate that CaP particles having diameter of few tens of nanometers were successfully introduced in the gelatin nanofibers during the electrospinning process and that they were well dispersed throughout the fiber length. In addition, the use of the special triaxial needle enabled modulating the CaP amount in the nanofibers
Synthesis Monitoring, Characterization and Cleanup of Ag-Polydopamine Nanoparticles Used as Antibacterial Agents with Field-Flow Fractionation
Advances in nanotechnology have opened up new horizons in nanomedicine through the synthesis of new composite nanomaterials able to tackle the growing drug resistance in bacterial strains. Among these, nanosilver antimicrobials sow promise for use in the treatment of bacterial infections. The use of polydopamine (PDA) as a biocompatible carrier for nanosilver is appealing; however, the synthesis and functionalization steps used to obtain Ag-PDA nanoparticles (NPs) are complex and require time-consuming cleanup processes. Post-synthesis treatment can also hinder the stability and applicability of the material, and dry, offline characterization is time-consuming and unrepresentative of real conditions. The optimization of Ag-PDA preparation and purification together with well-defined characterization are fundamental goals for the safe development of these new nanomaterials. In this paper, we show the use of field-flow fractionation with multi-angle light scattering and spectrophotometric detection to improve the synthesis and quality control of the production of Ag-PDA NPs. An ad hoc method was able to monitor particle growth in a TLC-like fashion; characterize the species obtained; and provide purified, isolated Ag-PDA nanoparticles, which proved to be biologically active as antibacterial agents, while achieving a short analysis time and being based on the use of green, cost-effective carriers such as water
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